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Fabi Viaggi

Ostia Antica, Fossanova, Sermoneta, Ninfa

By 28 Gennaio 2019Gennaio 30th, 2019No Comments

Metti una antica, bellissima città romana; aggiungi una stupenda Abbazia trionfo di un purissimo stile gotico cistercense; addiziona uno dei più bei giardini italiani, sorto sulle rovine di un’altra città romana; mescola il tutto con un delizioso “ponentino” che ha mitigato il primo caldo dell’estate ed ecco che ottieni l’itinerario della gita che la Fabi ha compiuto nel Basso Lazio sabato 13 e domenica 14 Maggio 2017.

Non dimentichiamo neppure il pernottamento e quel bel tramonto che abbiamo goduto sul Tirreno dalle terrazze delle nostre camere.

Come tralasciare il “fuori programma” con il nostro autista Dante che ci ha condotto nel bel mezzo del passeggio serale del sabato nel centro di Anzio e Sermoneta che ci ha accolto fra le sue mura antiche erette a difesa dell’imponente castello Caetani, meta domenicale, squisitamente culinaria, di un buon numero di Romani?

Il bel tempo ci ha accompagnato, dobbiamo ammetterlo, per tutto il percorso ad iniziare dalla splendida Ostia Antica che abbiamo accuratamente visitato grazie ad una abilissima e preparata guida; tre ore a zonzo sotto i pini che ombreggiano l’antico porto di Roma, non solo un porto ma una città completa e ben leggibile nelle sue strutture commerciali civili e religiose; dagli spazi delle antiche corporazioni (ora le definiremmo Sedi delle Società Import) al bellissimo Anfiteatro, alle abitazioni popolari, alle ville lussuose, alla Basilica; il tutto conservato benissimo, spiegatoci in modo semplice ma esaustivo. Questa è stata per noi Ostia Antica, un luogo da non dimenticare.

La domenica, dopo una tranquilla colazione in albergo, abbiamo percorso una parte dell’Agro Pontino sino all’altezza di Sabaudia e poi su, verso Fossanova, questa splendida ed antichissima Abbazia dove visse e morì San Tomaso d’Aquino; tutto è un trionfo di gotico; le sue severe arcate, il suo interno spoglio di arredamenti e pitture; che emozione ammirare la piccola cappella dove fu conservato il corpo del Santo per molti anni e la piccola cella dove finì la sua esistenza, la Sala Capitolare dove i monaci si riunivano in preghiera ed il refettorio dove in silenzio consumavano i loro pasti.

A proposito di pasti: Sermoneta ci ha riservato un’ampia scelta di trattorie e ristoranti dove rifocillarci; come molte città d’arte toscane anche questa piccola cittadina ha sacrificato un po’ della sua austera ed antica bellezza sull’altare del commercio e della ristorazione ma…. pazienza, ci siamo abituati.
Ninfa è stata la splendida conclusione di questa bella vacanza: questi giardini meravigliosi, ottocenteschi, nati sulle rovine dell’antica città romana che l’avanzare delle Paludi Pontine aveva sacrificato, ci hanno nel pomeriggio riempito il cuore con gli splendidi colori delle fioriture di maggio; nonostante il notevole numero di visitatori, tranne un’attesa inaspettata all’inizio, la visita condotta da una brava guida ci ha ampiamente ricompensato dei minuti perduti in apertura.

Gli occhi e le macchine fotografiche ma soprattutto, permettetemi, gli animi escono gratificati e rasserenati da questo trionfo spontaneo di Madre Natura che l’uomo non modifica ma accompagna nella sua esplosione di colori e di atmosfere. Siamo risaliti sul pullman ed abbiamo lasciato a malincuore questo giardino e questo Paradiso naturale; forse una promessa: quella di ritornare.

Il Responsabile dell’attività turistica
Gianfranco Chessa

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